Nel
Paese delle Lettere, c’era il ristorante del cuoco Pasticcione. Era
tutto colorato e carino, ma sempre vuoto. Attaccato alla porta
d’ingresso un bel cartello, curato e decorato con tanti piatti
invitanti, presentava l’elenco di pietanze che il ristorante
preparava. Il viaggiatore che passava di là, attratto dai colori e
dal grande cartello, leggeva, ma subito andava via. Che cosa leggeva?
MENU
Pate
di verdure
Maccheroni
al ragu
Baccala
alla livornese
Pure
o patate arrosto
e
per finire…
tiramisu
o vin santo piu cantuccini
caffe
o te
Cuoco
Pasticcione era davvero disperato; non riusciva proprio a capire come
mai nessuno si fermasse. Così si recò da Re Alfabeto con il suo
menù. Lui vide subito qual era il problema e disse: - La gente
guarda e procede, perché l’accento non vede. Tutti i tuoi piatti
prelibati, senza l’accento sono sciupati. L’ultima vocale va
accentata, se più forte vien pronunciata! – Cuoco Pasticcione
comprese l’insegnamento e subito andò a correggere il proprio
cartellone del menù. Come sarà apparso allora?
MENÙ
PATÈ
di verdure
Maccheroni
al RAGÙ
BACCALÀ
alla livornese
PURÈ
o patate arrosto
e
per finire…
TIRAMISÙ
o vin santo PIÙ cantuccini
CAFFÈ
o TÈ
Dopo
la lezione di Re Alfabeto, il ristorante di cuoco Pasticcione fu
sempre pieno di clienti soddisfatti.
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