O come… ORCO


In una parte tetra e nascosta, dove non si vede neppure l’arcobaleno e il sole a malapena osa apparire, c’è una palude. E’ questo il luogo più triste, lurido e ORRENDO di tutta la Terra dei Draghi. L’acqua è stagnante e putrida, tutt’intorno si diffonde un fetido e nauseabondo ODORE di marcio: lì, la vita è talmente difficile che tutti gli esseri sono fuggiti a vivere altrove. Ma in una grande caverna sulla sinistra della palude, però, c’è una porta e una targa con scritto: ORCO OTTO. Un ORCO! 

Un altro essere spaventoso? Come vi immaginate un ORCO? Capelli ritti e appiccicosi, occhi cattivi, denti rotti e sporchi, grandissimo, mani gigantesche e voce tremenda. Invece ORCO OTTO è un ORCHETTO di circa sei anni, dalla faccia simpatica, con i capelli rossi, gli occhi buoni, le lentiggini sul naso a patata e l’espressione gentile. Esce solo di notte perché ha paura che gli altri lo scansino e lo giudichino male solo perché è un orco. In realtà lui è rimasto solo da quando ha perso il babbo e la mamma e vorrebbe con tutto il cuore fare amicizia con qualcuno. Ma è così timido! Si vergogna anche a farsi vedere… Che ne pensate, bambini, ce la farà ad avere degli amici? Certo, noi siamo suoi amici. Allora mandiamogli il nostro messaggio di amicizia attraverso il soffio del vento che arriva fino alla Terra dei Draghi. Sottovoce e tutti insieme: ORCO OTTO, noi siamo tuoi amici!
O ... come ORCO




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